Apple perde l'ultima offerta per abbandonare il monitoraggio antitrust
Apple ha perso la sua ultima offerta per mettere in attesa il monitor antitrust nominato dal tribunale Michael Bromwich, con una corte d'appello federale che ha respinto l'affermazione di Apple secondo cui il lavoro del monitor stava causando irreparabili danno.
In una breve ordinanza, la 2nd US Circuit Court of Appeals di New York ha dichiarato che Bromwich (l'ex U.S. avvocato e ispettore generale del Dipartimento di Giustizia incaricato di garantire la conformità all'antitrust per quanto riguarda fissazione del prezzo dell'e-book) potrebbe continuare a esaminare le politiche di conformità antitrust di Apple, mentre Apple persegue un ricorso più ampio cercando di rimuoverlo del tutto.
La corte, tuttavia, ha affrontato le preoccupazioni di Apple e ha notato che ci sono limiti chiaramente definiti ai poteri di Bromwich, in quanto non gli è consentito per indagare personalmente se i dipendenti Apple stanno effettivamente rispettando le leggi antitrust e possono solo consegnare le prove di illeciti al Tribunale.
Il rapporto di Apple con Bromwich è stato teso fin dall'inizio, con l'azienda che si è opposta a un disegno di legge “senza precedenti” ($ 138.432 per le sue prime due settimane di lavoro), oltre ai suoi tentativi di accedi ai migliori dirigenti Apple.
Bromwich ha poi reagito presentando una denuncia in cui affermava di essere stato tagliato fuori dalle persone con cui sperava di parlare, oltre a subire lunghi ritardi nel ricevere le informazioni richieste.
Sia Apple che Bromwich hanno rifiutato di commentare gli ultimi sviluppi.
Un processo è previsto per maggio per determinare i danni che Apple deve nel suo caso di e-book, che rappresenta i consumatori di 16 stati. Secondo i documenti del tribunale, i querelanti chiedono 840 milioni di dollari.
Fonte: Reuters